La tecnica di riferimento ad oggi è la Densitometria ossea con tecnica di assorbimento a raggi x (DEXA), considerata il Gold Standard per la diagnosi e il monitoraggio di osteopenie e osteoporosi.
In taluni casi e previa valutazione da parte dei nostri medici, è possibile eseguire la densitometria ossea con la tecnica ad ultrasuoni.
La tecnica mostra i seguenti vantaggi:
- fornisce informazioni su diverse proprietà dell’osso, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo;
- non espone il paziente a radiazioni ionizzanti;
- molto più precisa nell’esaminare calcagno, tibia, radio e falangi;
- non è un esame invasivo;
Il paziente è seduto su una sedia di fronte all’operatore. La sezione ossea in esame viene appoggiato su un piano. A questo punto viene fatta passare una sonda sul tratto, precedentemente cosparso di un gel conduttore. L’esame dura mediamente 10-20 min.
Non è richiesta alcuna preparazione specifica.
Non vi sono esclusioni particolari.
Dall’esame densitometrico del paziente si ottiene un dato che viene confrontato con:
– Il valore medio di soggetti adulti sani, dello stesso sesso del paziente e di età pari a 25-30 anni (età in cui si ha il picco di massa ossea – T-score);
– e /o quello medio di soggetti di pari età e sesso (Z-score).
Dal confronto si ottengono quindi informazioni relativamente alla robustezza e stato di salute dell’osso, nonchè al rischio fratture.
Criterio WHO

T-score uguale a 0 indica che il soggetto esaminato presenta una densità ossea uguale a quella media delle persone giovani;
T-score pari o superiore a -1 viene comunque considerato normale.
T-score compreso tra -1 e -2,5 il soggetto presenta una densità ossea ridotta non grave ma comunque sufficiente per impostare, insieme al proprio medico, un trattamento efficace per impedire l’insorgere dell’osteoporosi.
T-score pari o inferiore a -2,5 indica la presenza di osteoporosi e la necessità di cure mediche appropriate.