La Tomosintesi, o mammografia 3D, è una tecnica di imaging tridimensionale ad alta definizione che permette di ottenere una ricostruzione volumetrica della mammella partendo da un numero variabile di strati.
Perché è considerata una rivoluzione in questo ambito?
Sebbene la mammografia standard sia ad oggi la diagnostica di riferimento nello studio delle patologie della mammella, mostra tuttavia alcuni limiti legati al fatto di essere una metodica in 2D.
Soprattutto quando si trattano seni densi, può succedere che la sovrapposizione di strutture fibro-ghiandolari causi:
- falsi positivi, costringendo inutilmente la paziente ad altri accertamenti diagnostici
- il mancato riconoscimento di lesioni tumorali piccolissime, in fase precoce
La Tomosintesi invece consente lo studio della mammella nella terza dimensione, secondo la profondità, ed è proprio questo aspetto che permette di superare le criticità legate alla sovrapposizione dei tessuti, con notevoli vantaggi diagnostici.

La X-Ray Ultrasound ha recentemente investito nel sofisticato Sistema Selenia Dimension 3D Mammografy, un mammografo di ultima generazione in digitale diretto e tra i più performanti sul mercato.
La Tomosintesi, rispetto a mammografia standard 2d, mostra:
- Maggior efficacia nel riscontrare lesioni invasive (+30%) in fase precoce, quando è più semplice curarli
- Riduzione di richiami dei falsi positivi (fino al 40%)
- Aumento del valore predittivo positivo sia per i richiami (49%) sia per la biopsia (21%)
- Migliore valutazione dei seni densi, tipici delle donne giovani, con incremento della detection di lesioni
- Velocità di scansione inferiore ai 4s con conseguente minor tempo di compressione e maggior confort per le pazienti
- Immagini qualitativamente superiori se associate alle immagini mammografiche standard
Il paziente viene invitato a togliersi ogni oggetto o indumento che contenga parti metalliche.
L’esame, che dura complessivamente 15 minuti, si svolge con le stesse modalità di un esame mammografico standard.
Il seno viene compresso tra una piastra di compressione e il detettore.
Mentre la paziente è ferma, il tubo a raggi X oscilla secondo un arco di 15° e in meno di 4 secondi vengono acquisite una serie di immagini ad angolazioni differenti, a bassa dose, note come proiezioni.
Dalla elaborazione software di queste proiezioni si ottiene una ricostruzione volumetrica della mammella ripartita in tante sezioni di circa 1 mm, per indagini estremamente accurate e precise.
Non vi sono esclusioni particolari ad eccezione delle donne in gravidanza.
Comunica agli operatori un eventuale stato di gravidanza anche sospetto prima di iniziare l’esame, proteggerai così il tuo bambino!!!!
Non vi sono indicazioni particolari.
Per le donne che hanno ancora il ciclo mestruale è consigliabile sottoporsi all’esame nel periodo compreso tra il 5 ° ed il 12 ° giorno dall’inizio della mestruazione, periodo in cui il seno è meno teso e quindi più facilmente comprimibile.
Per le donne in menopausa è generalmente possibile effettuare l’esame in qualsiasi momento.